Il grande yoghi Tirumalai Krishnamacharya viene oggi considerato il padre dello Yoga moderno. Durante la sua lunga vita egli riuscì a coniugare l’insegnamento tradizionale dello Yoga con le proprie profonde esperienze innovatrici, frutto di studi e di pratiche che culminavano in visioni mistiche e intuizioni geniali.
L’essenza (sāram) dell’insegnamento di Krishnamacharya, consiste nel considerare le diverse esigenze di ciascun individuo, al fine di approntare delle pratiche personali, senza escludere il valore che possono avere i corsi collettivi, soprattutto per il principiante, o per quegli studenti che intendano approfondire il proprio percorso attraverso incontri seminariali. L’apprendimento e l’applicazione, che si tratti di posture (āsana) di tecniche respiratorie (prāṇāyāma) di visualizzazioni (bhāvana) o di canti (mantra) sono sempre graduali e sequenziali (vinyasa krama). Così, per esempio, la postura principale di una pratica viene preparata tramite l’esecuzione di posizioni più facili e, una volta eseguita, una serie di posture successive, contropose incluse, riportano dolcemente il corpo in equilibrio.